Alessandro Molin

Nato a Venezia, ha studiato con Christian Ferrier e poi con Daniel Franck a Parigi e con Stanley Williams a New York. Ha iniziato la sua carriera professionale al Teatro La Fenice di Venezia e poi con la Compagnia Aterballetto, dove si è subito imposto come uno dei migliori danzatori italiani del momento, interpretando i ruoli principali in coreografie di Bournonville, Balanchine, Ailey, Limón, Tudor, Tetley, Petit, oltre che nelle creazioni di Amedeo Amodio, spesso in coppia con Elisabetta Terabust.

La sua notorietà internazionale è dovuta soprattutto ai diversi anni come “principal dancer” del London Festival Ballet, con il quale ha danzato in tutto il mondo nei ruoli principali del repertorio classico e moderno. Nel 1989 è stato “Étoile” del Teatro alla Scala di Milano, inaugurandone la stagione come partner di Carla Fracci.

In seguito è stato ballerino principale del Ballett der Deutschen Oper di Berlino, per poi tornare con l’Aterballetto, pur continuando ad apparire come ballerino ospite di teatri e compagnie internazionali; con Carla Fracci ha interpretato una creazione di Beppe Menegatti per il Balletto della Scala nel 1994 Alma M.G.W., la bambola di Kokoschka. Di nuovo con l’Aterballetto, nel 1995 è stato Don José nella Carmen creata da Amedeo Amodio a Reggio Emilia e in tournée in Italia e all’estero. è stato ospite regolare dell’Arena di Verona, come partner di Carla Fracci, con la quale è stato tra l’altro protagonista del balletto Omaggio a Nijinskij, che ha ricevuto il Premio 1996 della Fondazione Stravinskij-Nijinskij di New York.

Ultimamente ha collaborato come primo ballerino ospite al Teatro dell’Opera di Roma.

Come sue partner ha avuto: Carla Fracci, Natalia Makarova, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri. Tra i diversi riconoscimenti ottenuti: il Premio Positano nel 1990 ed il Premio Tani a Roma nel 1995.

Pubblico e critica internazionali lo considerano uno degli artisti italiani di maggior spicco di questi anni, riconoscendogli, tanto nel repertorio classico quanto nelle numerose creazioni di ruoli moderni, qualità tecniche ed artistiche non comuni, illuminate da uno speciale fascino scenico.

Nel maggio 2007 è Diavolino in Catarina la figlia del bandito, cor. Fredy Franzutti (Teatro Nazionale, Roma).